Come opporsi all’uso dei dati personali da parte di Meta per l’Intelligenza Artificiale
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Meta (Facebook / Instagram) e l’addestramento dell’Intelligenza Artificiale: cosa cambia da fine maggio e come tutelare i propri dati personali

Meta (Facebook / Instagram) e l’addestramento dell’Intelligenza Artificiale: cosa cambia da fine maggio e come tutelare i propri dati personali

A partire dalla fine di maggio 2025, Meta (società madre di Facebook e Instagram e WhatsApp) inizierà a utilizzare i dati personali degli utenti per addestrare i propri sistemi di Intelligenza Artificiale, a meno che gli interessati non esercitino il proprio diritto di opposizione in forma esplicita.

L’iniziativa, che ha già attirato l’attenzione del Garante per la protezione dei dati personali, solleva importanti interrogativi in materia di privacy e tutela dei dati personali. Vediamo cosa prevede la nuova politica di Meta e come gli utenti possono reagire.


Cosa farà Meta con i dati degli utenti?

Meta intende usare le informazioni pubbliche condivise dagli utenti sulle proprie piattaforme per l’addestramento dei suoi modelli di Intelligenza Artificiale, come Meta AI e altri strumenti creativi. Tra i dati che potranno essere trattati al fine dell’addestramento di strumenti di AI, rientrano:

  • Post pubblici
  • Foto
  • Didascalie
  • Commenti

Ad oggi Meta ha affermato che i messaggi privati non verranno utilizzati, salvo che l’utente (o un partecipante alla chat) non li condivida volontariamente con un assistente IA.


Quando e come esercitare il diritto di opposizione

È possibile opporsi all’utilizzo dei propri dati compilando un apposito modulo.

PRECISIAMO CHE:

  • Se l’opposizione verrà esercitata dall’utente entro il 27 di maggio, Meta non potrà utilizzare i dati passati quelli futuri per addestrare i propri sistemi di Intelligenza Artificiale.
  • Se verrà esercitata successivamente, l’esclusione riguarderà solo i contenuti pubblicati dopo la data dell’opposizione.

Link diretti per esercitare il diritto di opposizione:


E se i tuoi dati sono menzionati da altri?

Anche in caso di opposizione, Meta si riserva la possibilità di utilizzare informazioni che riguardano gli utenti, se pubblicate da altri, ad esempio:

  • L’immagine in una foto condivisa pubblicamente da un altro utente
  • Il nome menzionato in un post o in un commento altrui

Perché è importante agire per tempo

Questo aggiornamento rappresenta un ulteriore passo nell’integrazione dei dati personali nel mondo dell’IA generativa, con conseguenze non trascurabili sul piano della privacy individuale. In pratica, ciò significa che i dati pubblici condivisi dagli utenti, come post, commenti e immagini, diventeranno materiale utilizzato per “insegnare” alle intelligenze artificiali come creare contenuti nuovi, come testi, immagini o suggerimenti personalizzati. Il rischio principale è che, una volta inseriti in questi modelli, gli utenti perdano definitivamente il controllo su come i propri dati vengono impiegati, diffusi o rielaborati nel tempo. Inoltre, aumenta il pericolo che informazioni personali vengano inconsapevolmente incluse in contenuti generati automaticamente, aprendo nuove sfide per la tutela dei diritti digitali e per la gestione della propria identità online.

Attenzione: non è richiesto un consenso esplicito da parte dell’utente. Il trattamento dei dati sarà considerato lecito da Meta in assenza di un’opposizione attiva da parte dell’interessato entro il 27 maggio 2025. Questo rende ancora più importante essere informati e agire per tempo, se si desidera evitare che i propri contenuti vengano utilizzati per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.


Conclusioni

Con l’evoluzione di sistemi di Intelligenza Artificiale, cambiano anche le modalità con cui i grandi operatori digitali trattano i nostri dati personali. È quindi essenziale che, come cittadini digitali, restiamo informati e utilizziamo concretamente gli strumenti messi a nostra disposizione dal GDPR. In particolare, diventa sempre più importante poter contare sui diritti sanciti dal GDPR per proteggere la nostra privacy e controllare l’uso delle nostre informazioni personali.

Per approfondire l’articolo, puoi consultare il Comunicato stampa del Garante Privacy:
➡️ Leggi qui


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